La Nas-cetta del Comune di Novello… uno straordinario bianco tra i grandi rossi.
La Nas-cetta, antico vitigno autoctono di cui già alcuni scritti dell’800 ne testimoniano la coltivazione “quasi esclusivamente nel Comune di Novello”. Nel “Saggio di Ampelografia universale” del 1877, Giuseppe dei Conti di Rovasenda definisce la Nas-cetta “un’uva delicatissima e vino squisito”.
Sino agli anni ’50 tutte le famiglie di Novello avevano qualche filare di Nas-cetta, con queste uve producevano un vino bianco semi-dolce filtrandolo più volte con il sacco per ottenere qualche “buta-stupa” (bottiglia-tappata) da aprire nelle grandi occasioni.
Purtroppo la sua coltivazione negli anni andò perdendosi, probabilmente anche per le difficoltà di coltivazione in vigneto (tendenza ad una alternanza produttiva, vitigno con sviluppi vegetali ribelli e difficile da gestire).
Nel 1991 a Novello si ritorna a parlare di Nas-cetta e del suo potenziale grazie al sindaco Silvio Alessandria, al Dottor Mario Ubigli e al parroco Don Rapalino. Proprio sul Bollettino parrocchiale di quel tempo compare uno dei primi articoli moderni sulla Nas-cetta che ne incentivarono la coltivazione, la vinificazione e ne permisero la riscoperta.
Abbiamo da sempre creduto in questo vitigno che affonda da sempre le sue radici sulle colline di Novello come la famiglia Cogno della Gavetta. Nei nostri vigneti, sino al 2020, si potevano ancora vedere alcune rare viti di Nas-cetta con oltre 70 anni di età.
Sin dal 2007 abbiamo iniziato ad impiantare nuovi vigneti con alcuni cloni selezionati dalle vecchie viti e da questi ricaviamo legno certificato per la produzione di viti per i nuovi impianti. La nostra prima vinificazione della Nas-cetta è iniziata nel 2010. Inizialmente a livello sperimentale e ufficialmente nel 2012.
VIGNETO
Vite: NAS-CETTA 100% vitigno semi-aromatico autoctono
Zona di produzione: le uve provengono dalla vigna Belmonda nel Comune di Novello, in questi vigneti già all’inizio del ‘900 il farmacista del paese produceva un nebbiolo fine da bottiglia.
Esposizione: SUD-OVEST
La posizione fortunata di questi vigneti giova alla complessità aromatica dell’uva, particolarmente esigente in calore: come scriveva nel 1883 il Fantini “L’anascetta vitigno che produce uva molto fine specialmente in situazioni ben soleggiate”.
Anno impianto: 2007
Altitudine: 440 mt. s.l.m.
Densità impianto: 4.300 viti per ettaro
Terreno: marnoso, bianco calcareo con qualche venatura di sabbia
Sistema di allevamento: Guyot classico
VINIFICAZIONE
La vendemmia è sempre tardiva (fine settembre) dimostrando anche in questa fase una profonda divergenza con gli altri vitigni bianchi della zona. Le uve giunte in cantina sono immediatamente diraspate. Dopo una notte di macerazione sulle bucce, inizia la fermentazione a temperatura controllata per 15 giorni circa. Il vino rimane poi in vasche d’acciaio, maturando sopra la feccia nobile, per almeno sei mesi con un batonage a settimana. Riposa in bottiglia per almeno sei mesi prima di essere commercializzato.
VINO
Ben strutturato e di giusta acidità, il vino presenta note floreali (fiori di acacia), fruttate (mela, agrumi e frutta esotica a maturazione avanzata dell’uva) e miele. Grazie alla sua intensa mineralità e alla sua grande struttura è particolarmente predisposto all’invecchiamento con una evoluzione di profumi e gusti inaspettata; forse merito della probabile parentela genetica con altri vitigni rossi di Langa. Tutte le lavorazioni in vigna e in cantina sono svolte dalla nostra famiglia.